Recupero funzionale LA TORRE GALLINARA
Recupero funzionale della torre, quale “ vetrina multimediale dei sistemi di avvistamento costiero “ e, più in generale, della cultura materiale del Ponente Ligure
Anno di ultimazione 2009
Committente: Comune di Cipressa – Categoria Prevalente OG2 – Importo Lavori 650.000 €
Il territorio di Cipressa ed in particolare la Torre Gallinara con i suoi spazi circostanti costituiscono un valido e rappresentativo “punto d’incontro” tra la fascia litoranea e la retrostante area, raccolta nelle Comunità Montane.
La Torre Gallinara, ha rappresentato il punto nodale del sistema d’avvistamento costiero contro le incursioni turco-barbaresche del XVI secolo.
Le torri presenti lungo la costa, in altura e nei paesi facevano parte di una rete di collegamento ottico dalle quali si poteva segnalare il pericolo. In alcune di queste, come la Torre Gallinara e in altre strutture opportunamente costruite o ristrutturate, la popolazione poteva anche trovare rifugio. Tra gli edifici adoperati a tal fine si evidenziano numerose chiese, compreso San Pietro di Lingueglietta.
L’area dove fu costruita la torre è opportunamente sita in un luogo panoramico sul mare e sulle terre circostanti. La torre si colloca lungo il percorso storico di crinale risalente dal paese verso gli spazi agropastorali che si estendono sino alle alpi marittime. Una via che si collega alla millenaria Strada Marenca (o del mare) che connetteva il monregalese alla Riviera Ligure.
La logica progettuale ha teso ad assegnare alla struttura ed ai suoi spazi circostanti, funzioni polivalenti, di carattere culturale, didattico, sociale, economico e paesaggistico.
Il progetto ha consentito la realizzazione delle seguenti opere principali:
Recupero funzionale della torre, quale “ vetrina multimediale dei sistemi di avvistamento costiero “ e, più in generale, della cultura materiale del Ponente Ligure. Con ciò si è voluto esplicitare in maniera coinvolgente, con i mezzi messi oggi a disposizione dalle nuove tecnologie audiovisive, le tecniche, le opere e la vita quotidiana di una cultura agropastorale e marinara attraverso il tempo. Esprimere quindi in forma piacevole ed accessibile la storia di chi “non ha storia”, quale il contadino-pastore-muratore ligure che, tra l’altro silenziosamente nei secoli a costruito e mantenuto migliaia di chilometri di terrazzamenti. Quelle “fasce sul mare” che destano tanta meraviglia particolarmente nel territorio qui interessato.
Realizzazione del “ Parco didattico della Pietra “, spazio rappresentativo delle opere in pietra a secco e incise del Ponente Ligure.
La pietra distingue il paesaggio ligure, territorio stretto tra le Alpi ed il mare segnato ininterrottamente dai terrazzamenti.
Il progetto di riutilizzo della Torre Gallinara e dello spazio circostante può far conoscere e valorizzare l’immenso patrimonio culturale e materiale legato alle opere in pietra illustrandolo attraverso la ricostruzione di alcune strutture tra quelle maggiormente significative mai raccolte in un solo luogo sino ad ora, attraverso un percorso tematico legato agli aspetti funzionali delle opere stesse;
Scarica Parco Didattico della Pietra
Recupero del percorso storico da Cipressa “U Camin” (tratto da Cipressa alla Torre), di collegamento alla Strada Marenca,. Questa strada si estendeva dall’alto medioevo dalle valli del Ponente Ligure sino a quelle Monregalesi. Dal Castrum Veteris – l’attuale Castelvecchio di Oneglia – da una parte e il Castrum Tabiae – ovvero Taggia – dall’altra, con innumerevoli diramazioni intermedie, tra le quali anche quella che discende a Cipressa, risaliva lungo i crinali delle Alpi Marittime sino al Colle del Lago dei Signori da dove discendeva verso le valli Ellero, Pesio e Vermenagna. Il tratto iniziale di nostro interesse si origina sulla costa, risale verso Cipressa per poi inoltrarsi verso il Passo di San Salvatore. Tutto ciò può rendere noto e fruibile, anche al distratto turista balneare, l’ampio paesaggio naturale ed antropico della costa e della montagna ligure. Tale recupero prevederà il completo rifacimento del percorso, previa messa in opera dei cavidotti necessari al funzionamento della pubblica illuminazione prevista a progetto. Tale rifacimento sarà eseguito attraverso tecniche costruttive analoghe a quelle del passato, tali da garantire analogo aspetto estetico e caratteristica funzionale delle antiche mulattiere.